Di ritorno dalla Toscana, seguendo la camionabile della Cisa, arriviamo all'ora di pranzo neii pressi di Fornovo dove cerchiamo, invano, un ristorante di nostro gtradimento per fermarci.
Decidiamo allora di proseguire verso Parma e, proprio per caso,ci imbattiamo nell'Osteria del Menestrello a Ozzano Taro.
"La conosci?" chiede mia moglie, "Mai coverta", gli rispondo. La glicemia è però bassa e noi siamo un po' stanchi : "Proviamo?" suggerisce lei, "Proviamo" gli dico col tono di quello che getta il cuore oltre l'oatacolo.
L'Osteria si divide in una zona bar con bancone ed un'altra appartata dove ci sono una quindicina di tavoliper la ristorazione. Ambiente pulito, niente di eccezionale, sia ben chiaro, ma confortevole.
Magnifico l'oste che col grembiulone e il fare bonario viene a prendere le ordinazioni.
Ancora meglio il cuoco,in divisa di ordinanza composta da grembiulone, maglietta, bermuda e sandali, che ogni tanto fa capolino dalla cucina.
Ci siamo solo noi nella a pranzare, ma dopo poco la sala si riempirà di altri commensali, evidentemente il posto è conosciuto e frequentato,buon segno.
Scegliamo due tortelli alle erbette, siamo nel parmense, è doveroso onorare uno dei piatti storici della tradizione locale : leggeri e piuttosto buoni, tanto la pasta quanto il ripieno.
Di secondo ci facciamo convincere dall'oste : "Se volete ho diverse carni fra cui quella di angus, però è molto buono il nostro filetto di maiale coi funghi". Aggiudicato. Ottimo il filetto di maiale, carne tenera, gustosa, ed ottimo anche il sughetto di funghi, da scarpetta.
Di vino abbiamo assaggiato un buon Lambrusco parmense Monte delle Vigne, nero come la pece.
Finiamo con 2 caffè.
Il posto è decisamente particolare, un'osteria di quelle di una volta, anche nel prezzo,certamente contenuto.Buona la qualità dei piatti. Rispetto ad altri esercizi dello stesso livello propone poi un menù di una certa varietà. Anche per questo motivo merita 4 cappelli.
Consigliatissimo!!