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Rue Auxerroise, 14 - Chablis, (Francia),
Valutazione:
Consigliato!
Prezzo a persona:
13.00 €
Servizio utilizzato:
cantina
Commenti:
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carolingio

ha visitato il locale il 30/03/2013 carolingio avatar
327 Recensioni scritte dal 21/12/2009 7640 Punti

Bourgogne – 4


Noyers s/Serein è stata la prima scoperta di quella mattinata, quando è apparso il primo timido sole in tre giorni: un altro paesino splendido sulle rive di un placido fiumicello bordato di salici. Di impostazione medievale, le case sono in gran parte a crocicchio con soluzioni architettoniche stravaganti e mura con torri circolari (tetto a cono), negozi da far sbavare le femmine… vale una lunga sosta.
Il Comune ha anche organizzato passeggiate/percorsi in bici nei luoghi storici più interessanti dei dintorni e nelle fattorie. Su come valorizzare il loro territorio i francesi sono maestri, noi siamo per lo più alunni ripetenti, dei “mussi”.

Auxerre già la conoscevamo, ha pure un bellissimo centro storico per la nostra seconda passeggiata, in particolare il punto dove c’è la torre con la porta dell’orologio dorato e le cripte dell’Abbazia di Saint Germain, altra grande prova del Rinascimento carolingio.

A Chablis solo una sosta per visitare una cantina, assaggiare e comprare il famoso vino bianco.
Il paesaggio attorno è quasi lunare, le colline si susseguono con una distesa infinita di piccolissime vigne, ogni promontorio sembra una testa rasata all’umberta. Qui la biodiversità è ridotta al lumicino.
Defaix ha anche una bella boutique nel centro del paesino, dove si effettua la degustazione e dove vendono le bottiglie.

Ci viene spiegato che la caratteristica del vino (profumato e salinato) è determinata dalla composizione del terreno, marna-argillo-calcarea con numerosi fossili, dal vitigno chardonnay e dall’esposizione verso sud-est. Io aggiungerei anche una temperatura media non troppo elevata, particolare che avevo sentito in quel di Valdobbiadene per l'aria fredda che gli arriva dalla montagna soprastante (qui l'aria fredda arriva direttamente dal Polo Nord, senza barriera alcuna).
Per diciotto mesi consecutivi, una volta al mese, si effettua il "bâtonnage" per rimettere in sospensione i lieviti. In pratica la bottiglia viene scossa per rimescolare la feccia che si era depositata sul fondo e consentire una cessione maggiore di aromi. Questa operazione conferisce al vino una maggiore ampiezza di tempo di bevuta e aromi terziari maggiori, simili a quelli della frutta fresca.
I vini sono conservati da 6 a 12 mesi in bottiglia, prima di essere commercializzati; gli Chablis hanno quindi almeno 2 anni e i Premiers Crus da 4 a 6 anni d’invecchiamento.

Questo lavorìo continuo (che fino al giorno prima non conoscevo) spiega il prezzo del vino francese, che è di parecchio superiore a quello italiano. Io faccio sempre riferimento ai bianchi che più conosco, custoza e soave, che costano mediamente circa quattro volte di meno: devo dire a riguardo che la qualità finale del prodotto, al di là della maggiore lavorazione, non giustifica una differenza di prezzo così grossa; forse si tratta di particolari che solo i più esperti sommeliers riescono a cogliere, o forse si tratta anche di qualità della cantina.  

Assaggiamo Chablis Vielles Vignes, poi Chablis Premier Cru Vaillon, e infine Chablis Grand Cru Grenouilles.
Mentre sorseggio, noto fuori dalla vetrata che in questa parte alta della Borgogna l’architettura è diversa dalla parte più a sud, i tetti sono bombati e di ardesia grigia, con parecchi abbaini… assomigliano molto a quelli di Parigi, da cui distiamo poco più di un centinaio di km. 

Il “vecchie vigne” sa effettivamente da vino bianco orientato verso il “vecchio”, anche se la data è il 2009.
Gli altri vini sono qualitativamente migliori e più profumati, ma anche in questo caso il prezzo (doppio rispetto al “vecchie vigne”) non mi sembra giustifichi a pieno un profumo più intenso e un miglior boccato.

Prendiamo quindi solo una bottiglia di Chablis Vielles Vignes, che paghiamo 13 euro. Vino abbastanza buono, ma non strabiliante.

E’ un peccato che, nel nostro girovagare, anche a causa dei tempi ristretti che avevamo per andare a pranzare, non siamo riusciti a trovare né La Chablisienne né la cantina di Laurent Tribut, due aziende che offrono, specialmente la seconda, prodotti Chablis a mio avviso di altissimo livello.

Consigliato!