E' molto bella la Borgogna, verdissima e carica di storia, ma rappresenta anche una delle regioni più famose al mondo per quanto riguarda la produzione vinicola. Alla mattina, siamo quattro coppie e due bambini, ci fermiamo a vistare Beaune, una delle cittadine più belle della Borgogna, cinta da mura medievali, con un centro storico carinissimo e che ha come fiore all'occhiello l'Hotel Dieu, un bellissimo ospedale del 1400 in stile gotico borgognone, con tetto di tegole policrome, con la grande sala delle degenze, l'antica farmacia, il chiostro, e come pezzo forte il Giudizio Universale, straordinario polittico del fiammingo Van del Weiden. Terminata la visita alla cittadina, ci rechiamo ad Aloxe-Corton, piccolo paese a 6 chilometri da Beaune, e che fa parte della Cote de Beaune, una delle cinque regioni vinicole della Borgogna. Lì ci fermiamo alla casa vinicola Chateau Senard dove un sommelier dell'azienda ci fa visitare i vigneti, composti da uva Pinot noir per la produzione dei vini neri ed uva chardonnay per quella dei bianchi. Vigne bassissime, alte poco piùdi un metro e venti, e distribuite entro un appezzamento piuttosto contenuto, ma evidentemente con le caratteristiche di un terroir eccezionale, che consente alla casa vinicola di ricavare fra le altre etichettedi livello, nell'ambito di una produzione globale limitata a 3000 bottiglie all'anno, un Gran Cru bianco (Corton Charlemagne) e alcuni Gran Cru rossi (Corton Clos du Roi, Corton Bressandes, Corton Les Paulands, Corton Clos de Meix), tra i più famosi della Borgogna. La visita termina nelle antiche cantine risalenti al XIII secolo, molto belle e suggestive. Ci trasferiamo poi al Table d' Hote per un pranzo borgognone con degustazione guidata di quattro vini, che saranno in senso qualitativamente crescente un vino Regional uno di Village, un Premier Cru, un Gran Cru. Il locale è molto bello e familiare, con arredi rustici ma curati. La guida-sommelier ci introduce con grande competenza alla degustazione illustrandoci le caratteristiche dei vini che assaggeremo in progressione. iniziamo con Terrine de Campagne, una sorta di polpettone in crosta composto di foie gras e pollo, molto delicato. A questo piatto viene abbinato un calice di Borgogna bianco regionale 2011, discreto ma niente di più, un po' troppo aspro. Si continua con Coq au vin, pollo stufato al vino rosso con tortino di patate, molto buono, associato questa volta ad un Borgogna rosso Village 2010, dotato di buona personalità e di gusto accattivante.. Si prosegue con un Plateau de Fromage, un'assortimento di formaggi a pasta molle, molto buoni, sposati ad un Premier Cru rosso Les Valozieres 2007, ottimo, di carattere senza essere pesante. Finiamo in un crescendo rossiniano con un piatto di piccola pasticceria sposato ad un eccezionale Gran Cru Corton Bressandes 2006 : vino di classe, robusto senza avere assolutamente tannini (pare questa una prerogativa del pinot noir), ci sarebbe stata bene un'intera bottiglia e non solo un assaggio,per suggellare il momento in modo degno. Terminiamo con otto caffè, scarsi come tutti i caffè francesi. Usciamo soddisfatti dalla casa vinicola, non senza aver acquistato qualche bottiglia da portare in Italia. Bellissima giornata, dove la storia e l'arte si sono incrociate in modo mirabile con l'enogastronomia, e che enogastronomia!.
Consigliatissimo!!