Arriviamo qui sull'onda delle ultime recensioni, e di una serata partita all'insegna dello stare un po' da soli, in modo semplice, con un posto semplice, con cibo semplice...

Arriviamo già sul tardino, per essere in mezzo alla settimana, ed il locale ce lo immaginavamo diverso, dalle recensioni lette, più caldo, più contadino come gusto.
Mentre decidiamo cose prendere, scorrendo il famoso menu scritto a mano su carta gialla, ci viene offerta una piccola scodellina di uno di quei piatti che eravamo indecisi se prendere o no come primo: riso, patate e fagioli, con un filo di olio di tartufo.
Buono e graditissimo. Optiamo quindi per le caramelle in salsa d'ortiche, e i tortrlloni Navicello, ossia con speck e panna.
I tortelloni erano proprio buoni, con un uso delicato e sapiente della panna (generalmente usata per coprire/insporire ad ignoranza), ma le caramelle avevano decisamente una marcia in più.
Arrivati ormai a metà bottiglia di sangiovese (non male), ed indecisi tra gnocco e tigelle, ed un secondo di carne, ci smezziamo una grigliata, che qui preparano anche solo per una persona. Carne cotta al punto giusto, non unta, non coperta di spezie per insaporirla a forza... ciccia bona di suo.
Mentre marco ripulisce tutte le ossa, Silvia fa onore al tavolo dei contorni cui uno si può servire self service: molto apprezzato, perchè è ben difficile trovare un posto in cui si possa avere qualcosa di semplice, tipo delle patate lesse o delle zucchine trifolate.
Come spesso facciamo tralasciamo il dolce (purtroppo, perchè avevano nomi invitanti),e ci facciamo portare un nocino ed una grappa morbida.
Conto finale 25 € a testa (con fattura )! Direi senza lode e senza infamia.

Bilancio finale, 3 cappelli di prudenza: a sensazione il locale merita, ma se per noi non era una serata da fuoco e fiamme, altrettanto per il locale, piuttosto deserto, e con la Patti molto presa da altre cose...
Da provare e riprovare!!

Consigliato!