Per i tanti modenesi che si ritrovano a passare le vacanze estive nella bellissima puglia,vi consigliamo di passare per lecce, città barocca ed opulenta, e di assaporare i piatti di questo ristorantino semplice ed accogliente situato nel cuore del centro storico.
L'ambiente, intimo e molto semplice, consiste di piccole sale di cui una dotata di un bellissimo camino cinquecentesco in pietra, mentre un'altra si affaccia con una grande porta vetrata sull'Arcu te Pratu e sulla corte dei Giugni.
Il personale è gentile e preparato. Si possono gustare piatti della tradizione salentina, infatti il menu è scritto completamente in dialetto locale (e in inglese!).
Gli antipasti,strepitosi,a base di verdure:io ho preso l'antipasto "alle due corti" che consiste di vari piatti con verdure di stagione (melanzane, peperoni, pomodorini e un timballo di patate). di questo piatto la vera sorpresa è stata per me l'avere assaggiato le rape rosse (o forse erano barbabietole, non sono riuscita a chiarire il dubbio) condite semplicemente con olio, aglio e menta. Un sapore semplice ma spettacolare.
Stiv ha preso i "fritti te l'uerto", cioè verdure pastellate e fritte, buonissimi soprattutto gli anelli di cipolla.
Questo piatto è caratterizzato da una particolare pastella che ha il marchio registrato come evidenziato dal menu.
Un altro piatto dal marchio registrato e che a me fa perdere la testa sono le ricciareddhe (pasta tipo reginelle) condita con pomodoro, tanto aglio, peperoncino e formaggio. di fronte a questa il resto sparisce! (mi sembra ancora di sentirne il profumo!) anche se per assaggiare tutto non ci siamo fatti mancare altri due primi che secondo stiv sono la parte migliore del menu, insieme agli antipasti: ciceri e tria (pasta mezza cotta e mezza fritta con ceci) e minestra di fave e cicoria. ottimi e fatti secondo la tradizione.
Per i secondi, di ottima qualità anche questi, abbiamo puntato sul pesce: sarde fritte e polpo in pignatta.
Il dolce non memorabile ma solamente per il mio gusto personale: si trattava di gelato con pasta di mandorle, che ho voluto assaggiare perchè tipico.
il vino: un rosso del salento della casa, il tutto al prezzo di trentacinque euro a testa.
e per digerire vi consigliamo una passeggiata per le vie del centro, romantiche e suggestive!
saluti da simo e stiv
Consigliatissimo!!