Nel viaggio di ritorno da Punta Marina per l'operazione "Recupero figlia", essendo ormai ora di cena, decidiamo di fermarci per strada a caccia di una buona pizza.
Mi ricordavo di questo ristorante, situato lungo una delle vie principali che attraversano la città di Ravenna:aveva attirato la mia attenzione il muro esterno di mattoni “faccia a vista” , su cui è dipinto il nome del locale… mi aveva dato un'impressione favorevole già da fuori,“a sentimento”…
Il parcheggio è davvero piccolo rispetto alle dimensioni interne (forse proseguiva sul retro e noi non ce ne siamo accorti?): in effetti credevo che il ristorante fosse deserto…invece l'interno lo troviamo quasi pieno.
Molto accogliente l'ambiente:un salottino sulla destra,arredato con gusto e una piccola saletta proprio di fronte all'ingresso,con moquette sul pavimento e luci basse,fanno pensare ad un ristorante di lusso…
Il cameriere però ci conduce oltre il salotto,indicandoci due tavoli disponibili,e lo scenario cambia totalmente :uno è situato in un ambiente ampio ed affollato,con i tavoli molto vicini tra loro,sotto una veranda coperta ben illuminata- l'altro è collocato invece sotto a quello che forse un tempo era il portico dell' edificio (da qui probabilmente il nome del locale),quindi ambiente più raccolto,con il soffitto a volta, anche se sempre in “stile pizzeria”,che guadagna la mia approvazione.
Il tavolo è spazioso,apparecchiato in maniera semplice ma funzionale;ci vengono portati i menù quasi subito, e l'ordinazione viene presa altrettanto velocemente.
Sbirciando la carta,notiamo la vasta scelta di piatti di pesce e di terra,ma quella sera era tanta la voglia di pizza…a questo proposito,attira la mia attenzione la sezione “Focacce al tegamino”: da anni avevo sentito i nostri amici “indigeni” parlare di questa specialità,molto conosciuta in zona, e io ho voluto provare!
Chiedo conferma al cameriere: trattasi di una specie di pizza, che viene cotta in apposita “padella” e non nel forno a legna,più piccola per diametro ma più “alta” e più pesante (credo abbia parlato di 25 grammi di ingredienti in più)di quelle tradizionali.molto “tamugna” come ho suggerito io
Mi soddisfa! Ordino una “Toscana”,mozzarella-cotto-funghi;mio marito una “Tricolore”,rucola- pomodorini- grana,tradizionale ma doppia pasta(tanto per non essere da meno);per la Vale una porzione di patate fritte(aveva già cenato!);da bere 2 birre medie e 2 bottiglie d'acqua.
Le bevande arrivano in meno di 5 minuti, e nell'attesa del cibo vado ad ispezionare il resto del locale:la saletta di fronte all'entrata è davvero graziosa,adattissima a cene romantiche,magari a base di pesce…In effetti,accanto al bancone del bar,si nota un bel banco frigo con prodotti ittici in mostra ed un'altrettanto interessante vetrina frigo per i vini bianchi…Sul fondo,accanto alla toilette, scopriamo che esiste un'ulteriore ambiente esterno in cui è possibile cenare, ricavato in cortile a cielo aperto,di ragguardevoli dimensioni e discretamente affollato!
A questo punto non credo di sbagliare di molto affermando che il totale dei coperti si aggiri sui 100/120-l'impressione è che d'inverno,però,la capienza sia ridotta agli ambienti più interni.
I servizi sono pulitissimi e curati;ci sono piccole mattonelle bianche e verdi anche a terra,porte scorrevoli,e nel bagno delle donne è presente anche un fasciatolo a muro.
Quando torniamo le patatine della Vale ci seguono a ruota, e poco dopo arrivano le pizze…Ma accidenti,ho toppato!In effetti,il nome “Focaccia” messo prima della parola “tegamino” avrebbe dovuto dirmi qualcosa ma…sapete com'è…noi donne a volte pecchiamo di presunzione…
Per farla breve ho ordinato un calzone rotondo:ben farcito,più piccolo del normale e decisamente “tamugno”,ma non esattamente ciò che mi aspettavo…Mea culpa!Ad ogni modo,a parte la temperatura degli ingredienti interni sia rimasta proibitiva per i primi 5 minuti,ho gustato un ottimo prodotto: saporito il ripieno,invece la pasta l'avrei salata un pochino di più, ma nel complesso molto soddisfacente.Da segnalare la piacevole croccantezza della parte inferiore e il gusto quasi di”fritto” conferito dalla particolare cottura.Assaggio ovviamente anche la pizza di mio marito,che trovo buona,ma noto che ,come per la mia focaccia, l'impasto manca un po' di sale.
Che posso dire: dopo queste due “bombe” caloriche non abbiamo più spazio per nient'altro (il che è un peccato… perché nella vetrina dei dolci un trancio di torta di mandorle mi lanciava occhiate accattivanti… avrebbe meritato un assaggio..) e ci avviciniamo nostro malgrado alla cassa.
Totale: 35 eurini e 50 centesimini - spesa onesta e mi pare nella media.
Io credo lo riproverò d'inverno …per una cena a lume di candela a base di pesce…così magari potrò dargli un cappello in più!
Consigliato!