Odio festeggiare il mio compleanno. Deve essere un sentimento che si è evoluto a partire dal mio pessimismo adolescenziale. Ma per fortuna il mio compleanno è lontano, e questa volta tocca al mio moroso essere festeggiato e riempito di regali e di attenzioni.
Per una serie di condizioni astrali favorevoli, i nostri giorni di riposo coincidono, e, così, increduli, ci mettiamo in viaggio verso la Campaza, luogo super consigliato da amici.
Il tragitto ha un non-so-che di familiare, forse a causa degli enormi crateri della tangenziale vicino a Mirabilandia, che mi ricordano in modo impressionante certe buche archeologiche della nostra tangenziale all’altezza di Corlo-Sassuolo. Mah.
Sbagliamo strada solo un paio di volte, e verso l’una e mezza siamo dentro.
Ristorante immerso nel verde, con parcheggi giganteschi e con interni ampi e ben curati: immagino che sia pensato appositamente per matrimoni e grandi eventi.
Noi ci accomodiamo in un tavolino abbastanza spazioso e iniziamo la grande abbuffata:
Da bere: ordino un vino biodinamico, si chiama “Rain”, ed è un Riesling di Alois Lageder che mi piace per l’acidità che si percepisce sul finale. Ordiniamo un’acqua gasata di sicurezza.
Da mangiare:
-antipasto Campaza (da dividere): un piattone rotante con i più classici degli antipasti caldi e freddi (gamberetti in salsa rosa, alici marinate, cozze e capesante gratinate, salmone… di tutto, insomma). Tutto ottimo!
Ci viene anche portato un cestino con della piadina strepitosa.
-grigliata di crostacei (da dividere): servita su una specie di pietra ollare, e composta da granchi, astici, gamberoni e spiedini di gamberi. Assolutamente meravigliosa!!
Concludiamo con un “leggerissimo” mascarpone al cioccolato e pinoli, un sorbetto al limone e 2 caffè.
La migliore mangiata di pesce di sempre!
Paghiamo 100 euro tondi, 50 a testa (solo la grigliata di crostacei costava 38 euro).
Quando troviamo il coraggio di alzarci dal tavolo, facciamo un giro nel meraviglioso parco della Campaza: cascate, fenicotteri, pavoni, cigni, un bellissimo lago…nonostante il freddo rimaniamo incantati. Mi scopro inaspettatamente romantica, e più sema del solito mentre tento un approccio amichevole con i pavoni
5 cappelli, senza neanche pensarci.
Imperdibile!!!
[Funghetta]
18/02/2011