Decidiamo all'ultimo di uscire a pranzo per non dover cucinare e fare i fatti che ne conseguono in modo da avere tempo per fare le pulizie prima di andare a "ritirare" i bambini dalla nonna. Uscita dal lavoro ci dirigiamo subito alla trattoria che non avevamo mai provato e che dista non più di 10 minuti di auto da casa. Non avevamo prenotato. Appena arrivati il gestore ci chiede il tempo di preparare il tavolo e noi intanto ci guardiamo intorno, soprattutto attirano la nostra attenzione i tre tavoli da bilardo lì a fianco. Dopo pochissimi minuti ci fa accomodare in una saletta con una quarantina di coperti, quasi al completo, rivestita in perlinato nella parte bassa delle pareti. Attira la mia attenzione dapprima la scritta Trattoria Cantone realizzata con grossi chiodi in ferro, di quelli vecchi a sezione quadrata; immediatamente dopo la stanga coi salumi appesi a stagionare. Dopo una decina di minuti arriva una signora, non generosa di sorrisi e quasi stanca di dover ripetere per l'ennesima volta il menù che viene elencato a voce e non consegnato al tavolo.
1 tortello di zucca per me (8 €), 1 tagliatella al ragù (7 €), 2 arrosti misti (14 €), 2 patate al forno (6 €), 1 bottiglia di acqua naturale (1,5 €), 1/4 di vino rosso della casa (2,5 €), 1 sorbetto (1,5 €), 1 torta di crema al cioccolato e pesche (3 €). Totale 46,50€ scontati dal gestore a 45.
Veniamo alla descrizione. Il mio piatto di tortelli di zucca era di giusta quantità , più sull'abbondante che sullo scarso, i tortelli erano rettangolari con delle belle orecchie di pasta, ruvida e spessa; il ripieno poteva essre migliore, non era particolarmente dolce e non si sentiva tanto la zucca. Erano molto conditi con burro e parmigiano già messo a strati, o comunque arrivato al tavolo già sciolto (il formaggio intendo). I tortelli ben conditi sono buoni ma devo dire che nel pomeriggio ho faticato un pochino a smaltirli! Le tagliatelle di mio marito a suo dire erano buone. Gli arrosti misti in realtà erano solo di due tipologie di carni, faraona (molto stopposa) e punta di vitello (molto morbida e grassa). Le patate al forno da dimenticare, poco condite e soprattutto la patata era di pasta molto dolciastra. I dolci sono tutti fatti in casa, la mia torta era discreta, la crema al cioccolato era palliduccia e la pasta voleva essere una frolla ma non era per niente frolla, ne ho lasciata un po' nel piatto. Il vino, un grasparossa, mi è stato servito in quantità di un quartino anche se di solito lo servono in bottigliette da 375 ml con etichetta del locale, ma quando hanno saputo che bevo solo io non c'è stato problema a portarne in quantità inferiore. Il pane era stato dimenticato e abbiamo dovuto chiederlo per ben due volte per averlo. Lunghissima pausa fra i primi e i secondi, non giustificata dal momento che gli arrosti sono sempre pronti e devono solo essere serviti al tavolo.
Una cosa che non ci ha fatto tanto piacere è l'aver sentito elencare da una cameriera diversa, al tavolo a fianco al nostro che si è riempito dopo di noi, dei piatti che a noi non erano stati elencati.
Nonostante alcune cadute in merito al servizio e che la cucina sia un po' pesante (anche mio marito ne ha risentito) è un locale che consiglio di provare, dopo però fatevi una bella passeggiata digestiva!
Consigliato!
[Reginalulu]
20/11/2011