Un compleanno festeggiato dopo un mese, una recensione fatta dopo quasi due! Non poteva essere diversamente, un caso più unico che raro, ma i cinquant’anni di mio fratello FaustONE non meritavano di passare inosservati. L’idea iniziale era ben diversa, poi ci si è accordati di andare in zona Monta Baldo, nonostante il tempo fosse pessimo e pieno di nuvole basse: la morale è stata, “nel peggiore dei casi andiamo, mangiamo e torniamo a casa”……E COSI’ FU!!!!
Siamo in dieci e questo ci aiuterà meglio a dividere il conto finale perché…….non ci siamo dati alcuna regola.
Solo sul vino ci siamo comportati bene accontentandoci di tre bottiglie di Lagrein della Cantina di Mezzocorona e da uve Corvina, Oseleta, Rondinella, Molinara un superlativo Ca’ Linverno Rosso IGT Veronese della Cantina Monte Zovo.
Antipasto? Certo, porta di tutto per dieci! Ed ecco arrivare taglieri in legno con soppressa, speck, prosciutto stagionato, formaggio Monte Veronese e chi più ne ha più ne metta, un po’ di mostarda, un po’ di polenta, ed avremmo quasi potuto terminare lì, anche perché abbiamo approfittato anche del ricco buffet di verdure.
Come primi? Facciamo un tris, mettici pure gli gnocchi, le lasagnette e le pappardelle. Gnocchi tartufati estremamente buoni, Lasagnette (o crepes se preferite) delicate ai funghi, Pappardelle al cinghiale insuperabili, simpatica, anche se “già vista”, l’idea di avere un piattone diviso in tre scomparti.
Passiamo ai secondi oppure andiamo diretti al dolce? Secondi, il dolce dopo! Ed allora, ognun per sé, si sono visti arrivare Carpacci di carne Salada semplici, con lamelle di tartufo, capriolo e Cinghiale con polenta, contorni di verdure grigliate e patate al forno: come diceva Il Magnifico, “del doman non v’è certezza).
Il mio ricordo dei dolci, dopo tanto tempo è un po’ annebbiato, ricordo di aver gustato un discreto ed abbondante Strudel di mele, ma qualche mascarpone e qualche torta è arrivata davanti agli altri amici, il tutto accompagnato da un discreto prosecco della Cantina di Mezzocorona.
Caffè per tutti, una sambuca ed un conto che si è assestato sui quaranta a cranio, dopo opportune limature dell’eccedenza.
Per la descrizione del locale Vi rimando ad una precedente recensione di alcuni anni fa, per il resto confermata l’ottima qualità dei piatti pur nella loro semplicità, come si suol dire “ cucina del territorio.
Consigliatissimo!!
[Lugianni]
21/01/2017