Della serie “a volte ritornano”.
Faccio un distinguo e rivelo subito l’assassino, tantissimi amici e conoscenti “sbavano” per questa trattoria, io, ogni volta, pur mangiando bene e spendendo “il giusto”, esco con la sensazione che “manchi qualcosa”.
Arriviamo puntuali in dodici, il tavolo è un po’ “sacrificato”, una volta seduti si farà fatica ad alzarsi, ma siamo qui per mangiare, mica per ballare.
Tavolo ben apparecchiato, tovagliato di stoffa, un solo bicchiere (qualcuno chiederà quello per l’ acqua).
Il menù viene presentato con una simpatica lavagnetta, ordiniamo l’antipasto e poi un bis, anzi un tris e già che ci siamo un poker di primi, per i secondi chiediamo di aspettare un attimo e vedere come si evolve la situazione.
L’antipasto è un po’ deludente, una focaccia ripiena, una dadolata di ottima mortadella, qualche fettina di coppa di testa, ciccioli, cipolline in agrodolce e un tagliere (per la verità alcuni) per “sfetlare” un discreto salame, probabilmente qualche pezzo di gnocco fritto avrebbe avuto il potere di trasformare l’antipasto in una portata gradita maggiormente.
Breve pausa ed arrivano i primi, in rapida successione, forse un po’ troppo rapida, su piatti da portata:
sigari ripieni di porcini: simpatica ed originale idea, dei piccoli cannelloni di pasta color arancio ripieni di ricotta e porcini, niente di trascendentale ma buoni;
tortelloni di ricotta vecchia Modena: pasta elastica, al dente, ripieno sostanzioso, panna e pancetta come da tradizione, sempre un gran piatto;
cappellacci di zucca: qui ci siamo superati, conditi d’ufficio con soffritto di cipolla, un’ottima zucca di ripieno, dolci ma non dolcissimi, spazzati via come se non ci fosse un domani;
maccheroni al pettine con sugo di costine: sugo delicatissimo, per il mio gusto un po’ troppe ossa, fin troppo al dente la pasta arrivata in tavola un po’ tiepida.
Ed in attesa dei secondi, colgo l’occasione per presentare il vino che ci ha accompagnato per tutta la serata: un discreto lambrusco della Cantina Bassoli di Carpi a marchio “trattoria il cantone”…scolate diverse bottiglie, azzarderei nove.
Come secondi abbiamo spaziato “ad personam”, grigliate miste, tagliate, anatra arrosto, guanciale alle verdure, patate al forno, verdure grigliate, diciamo che non ci siamo regolati più di tanto.
Per dovere di cronaca descrivo la grigliata, salsiccia, braciola, sottofiletto, tutto di ottima qualità, un po’ così le patate al forno che hanno un grande pregio, rimangono bollenti per ore! Senza infamia né lode le verdure grigliate ( zucchine e melanzane).
E dopo aver rifiutato il piatto di torte miste, anche qui si è andato “ad personam”, dolce mattone (che senza burro non dice un gran che), sorbetti al limone, zuppa inglese, sbrisolona al Gran Marnier e sicuramente qualcosa è sfuggito.
Dolci accompagnati da un Moscato Lini 910, che è sempre “un bel bere”.
Caffè per tutti e qualche superalcolico di troppo che ha portato il conto ad una cifra “interessante”.
Nel complesso una bella serata fra amici dove si è mangiato tanto, sicuramente prodotti di qualità, in un ambiente alla buona (ho omesso la descrizione del locale in quanto in tanti conoscono la Trattoria Cantone che è ben descritta in precedenti recensioni), con personale “alla mano” che non lascia nulla al caso.
Eppure da qui esco sempre con la medesima sensazione.
Consigliato!
[norby]
29/11/2017
certo che dovreste aver mangiato e bevuto molto perché 35 euro non li ho mai pagati con i miei amici. Ma noi siamo ormai dei vecchietti,non mangiamo mai tanto!!! Mi spiace Testapelata,speriamo di rifarci per il Palio!!!!! Ciao