L'ultimo evento di GustaModena, splendidamente organizzato da Bicio, ha messo ancor più in luce l'affiatamento della “task force” gastronomica degli amici di GM. Difficile rendere a parole il clima convivale e allegro dell'intera compagnia, impreziosita da due nuove interessanti ed interessate amiche.
Tutti, nessuno escluso, mattatori di una serata per me unica, come tutte le altre made in gustamodena. Valori condivisi, come cordialità, stima reciproca e simpatia, sono stati serviti a piene mani dai presenti: una compagnia squisita, che da sola rende merito, anche dal punto di vista umano, alla geniale idea del grande gi, condottiero del sito e principe del web!
Dal punto di vista del piacere esistenziale, l'unico neo è stato l'appuntamento caduto proprio a metà settimana, ma era difficile fare diversamente per la natura estremamente eterogenea degli impegni di ciascuno.
A volte capitava di andare con la mente, e non credo fossi il solo, alle necessità di freschezza mentale e concentrazione proposte dal giorno lavorativo in agguato, con il “… travaglio usato ciascuno in suo pensier…”. Che fosse una condizione comune si è notato a termine cena, quando un po' per questo, e un po' per la distanza da percorrere, non ci siamo trattenuti fuori dal locale a fare le consuete chiacchiere.. affrancati dalla sedia.
L'avvicinamento al locale è stato accompagnato da ampie distese di campi, spesso senza che si vedesse alcuna forma di vita: poche case e paesini deserti, facendo maturare in me la convinzione che il ristorante fosse “in the middle of nowhere”, come amano dire i texani delle loro fattorie. Ho trovato l'esperienza comunque interessante, distante dalla quotidianità affollata e cementificata della convulsa vita cittadina.
Il locale si è presentato subito molto accogliente, ambienti spaziosi e ben arredati, e ad attenderci un'ampia tavolata ben imbandita, a testimonianza del buon lavoro preparatorio fatto dal caro Bicio. Cordiale il titolare, che ci ha introdotti alla serata gastronomica con un aperitivo alcolico a base di frutta.
Ho gradito la prima portata, per la quale condivido l'autorevole parere di ema, molto gustosa anche se un po' salata. Buone anche le tagliatelle, con un condimento alquanto originale impreziosito da pistilli di zafferano, con in evidenza uova premature di gallina, che ho trovato estranee al contesto del piatto.
Risotto un po' incolore, anche se ho apprezzato la presenza di piccoli cubetti di peperoni crudi. Ho gradito invece molto il sapore e la cottura della pernice, che assaggiavo per la prima volta: come magnassa ne avrei mangiate ancora! (Vendicando a mia volta l'Icaro di Serramazzoni : notazione che sfida gli amanti degli approfondimenti…. )
Buono il sapore della carne servita in piccoli bracieri ornamentali posti al centro della tavolata, composta da maiale, manzo e agnello, e accompagnata da verdura grigliata (indivia e peperoni). Ha ragione Bicio a dire che il manzo non era tenerissimo, ma l'ho trovato comunque gustoso.
Non avevo grandi aspettative per daino e cervo, e non m'intendo di come ci si procura questo tipo di carni... ma apro una parentesi con beneficio d'inventario, ritenendo anche possibile un approccio ragionevole del titolare del locale, che forse non avendo trovato, a suo giudizio, un prodotto che gli facesse fare bella figura non l'ha proposto...
Come al solito ho aspettato la patate al forno con trepidazione, e le ho trovate buone e “abbondanti”, anche grazie alla generosità dei miei vicini di tavola, ed in particolare il gentilissimo e premuroso Bicio.
La cena è stata accompagnata da ripetute ondate di Rabosetto in caraffa, un giovane vino rosè frizzante, tipico del veneto: servito fresco mi è stato di grande conforto “spirtuale”. Come sempre le mie proccupazioni riescono a nuotare molto bene… ma questa volta, con l'aiuto di diverse caraffe, di Bicio che versava a raffica e di un solerte cameriere, sono riuscito se non ad affogarle, almeno a farle nuotare al largo!
Non ho avuto il coraggio di bere il più corposo e nobile Teroldego Rotaliano, e come me molti, visto che le bottiglie servite non apparivano molto consumate… 35 gli euro pagati, con un bis di dolci nella norma per finire. Molte le lamentele per il caffè: ma non eravamo mica al Gabrinus di Piazza Plebiscito...
C'era chi di tanto in tanto si allontanava per fumare… io invece, completamente avvolto dai fumi dell'alcol, mi sono allontanato grazie a mia moglie che, felice della serata che aveva confermato pienamente le aspettative della vigilia, maturate sulla base dei miei resoconti, ha avuto pietà di me, accompagnandomi in macchina sino alla porta di casa: giunto a quel punto, con un moto di orgoglio, me la sono cavata da solo!
NB Appoggio l'idea di Magnassa: un bel pranzo domenicale in collina, con passeggiata panoramica e chiacchiere no stop a seguire, baciati dal sole primaverile!
Consigliato!
[barbe]
21/02/2008
mi dispiace per la serata!
L'importante è stare in compagnia!
Poi, si sa', la vita è un sacrificio...