Da tempo con la mia morosa ed alcuni amici avevamo acquistato i biglietti per assistere alla rappresentazione della “Carmen” all'arena e di Verona, e quale occasione poteva essere migliore per prendersi un pomeriggio di ferie e fare una bella passeggiata per la città di Romeo e Giulietta.
Ci incontriamo con i due amici provenienti da Milano e dopo aver gironzolato un po' decidiamo che prima di entrare “in sala” era decisamente il caso di cercare un posto dove mettere qualcosa sotto i denti.
I “milanesi”, che erano arrivati in mattinata, ci dicono che nella loro passeggiata avevano notato un localino poco distante che poteva essere proprio quello che faceva al caso nostro.
Dopo cinque minuti a piedi da piazza Brà (direi), arriviamo quindi al luogo predestinato e ci accorgiamo subito che trattasi di una bottiglieria e non di un ristorante.
Vi è comunque un vario menù di piatti locali e non, decidiamo quindi di accomodarci nei tavoli all'esterno.
La tavola è apparecchiata con tovaglietta e tovaioli di carta, ma la posateria e la cristalleria sono eleganti e raffinate.
Una gentile cameriera ci porta i menù e dopo qualche minuto ordiniamo: due piatti di bigoli alla sardela per le signore e due risotti all'amarone per i due maschiacci. Decidiamo di saltare i secondi, onde evitare il rischio abbiocco a metà dell'opera…
Da bere due bottiglie d'acqua, una naturale ed una con gas e per me un bicchiere di valpolicella classico.
L'attesa è allietata dalla vetrina del locale, dove moltissime sono le bottiglie che attirano la mia attenzione, su tutte una splendida jeroboam di amarone Masi Costasera.
Il mio risotto è superbo ed anche le donzelle si dicono soddisfatte dei loro bigoli.
Dopo aver finito la veloce cena, come ogni turista che si rispetti, iniziamo il pellegrinaggio alla toilette, che risulta essere grande, pulita e rifornita di ogni cosa.
Nell'entrare nel locale, splendido nella sua eleganza, non posso fare a meno di fermarmi a rimirare la strabiliante varietà di vini posseduti, tra i quali con orgoglio riconosco parecchie bottiglie di lambrusco, sia Grasparossa che Sorbara.
Una volta terminato “il giro” chiediamo il conto che con nostra sorpresa è di soli 47 euro!!!
Controlliamo con attenzione lo scontrino e notiamo che tutti e quattro i primi sono stati battuti con uno scarto di 3 euro in meno. Inizialmente decidiamo di fare “cisti”, ma una volta arrivati alla cassa l'amico milanese cede e confessa l'errore.
La cameriera controlla e appurato l'errore ci ringrazia moltissimo, ma non cambia il conto di una virgola!
Con la coscienza a posto ed il portafogli felice ci dirigiamo quindi di nuovo verso l'arena pronti a terminare nel migliore dei modi una bellissima serata.
Per la precisione: il risotto veniva 14 euro e ci è stato conteggiato 11, mentre i bigoli 8 anziché 11. C'è da dire anche che hanno voluto 6 euro per due bottiglie d'acqua (mi pare esagerato), ma anche solo 3euro per il bicchiere di valpolicella.
Insomma, io mi sento di consigliare vivamente il locale perché bello e perché il mio risotto meritava davvero. Però consiglio anche di controllare bene il conto, perché oggi a me è andata bene, ma domani magari l'errore avviene nel senso contrario…
Consigliato!
Consigliato!
[Giò]
31/07/2008
SECONDO!
C'è un premio di consolazione?!?!?!?