Non occorrono tante visite per percepire un talento, una mano felice, ne occorre qualcuna in più per definirlo in crescita, per asserire che le capacità hanno preso la giusta direzione. Sensazione limpida che rimane dopo aver piacevolmente conversato con Alberto Faccani della sua idea di ristorante, non una culla per fini gourmet ma un locale per tutti, dove divulgare la cultura del buon cibo anche tra il cliente medio che frequenta questi lidi.
Nella sua pur giovane età (che pare ancor più tale nell'aspetto) ha le idee chiarissime anche dal punto di vista imprenditoriale e gli auguriamo di tutto cuore che il tempo gli dia ragione, di certo quello di cui possiamo oggi parlarvi è il nuovo locale, inaugurato da un anno circa, davvero curato ed essenziale allo stesso tempo. Dal bancone che, se pur modernissimo, ricorda come immagine l'osteria di un tempo, si aprono tre spazi non particolarmente ampi con 4/5 tavoli ognuno a cui si aggiunge una saletta a lato dell'ingresso. Data la serata feriale e il periodo, l'affluenza è modesta con soli quattro tavoli occupati, cosa chiedere di meglio?
Preso dalle emozioni del racconto non ho presentato Alberto Faccani, che se pur noto è ben possibile che non lo sia per taluno, è un romagnolo autentico e dall'apertura (5 anni orsono) è considerato un'emergente del panorama regionale e nazionale anche grazie alle sue apparizioni ad una seguita trasmissione televisiva.
Dicevamo che alla base vi è la seduzione dell'avventore della fascia alta della ristorazione di mare, proponendo semplicità, pulizia dei sapori e (superfluo forse parlarne) ottimo e freschissimo pesce. Da poco fanno capolino nel menù anche due piatti di carne (fassona piemontese), selezionata da Massimo Zivieri, di cui ci è stato detto un gran bene ma non abbiamo avuto modo di assaggiare. Certi di non sbagliare optiamo per il menù degustazione denominato come il locale stesso, non prima di aver ordinato come aperitivo due Kir Royal preparati con Champagne Blanc de Blancs Grand Cru Frank Bonville.
Dalla carta l'esperto Aureliano (mio compagno di viaggio) ha scovato questo sconosciuto prodotto umbro(☺) : Cervaro della Sala 2005 (disponibile anche nell'annata 1996).. Non sono in grado di dirvi se sia disponibile un'offerta al bicchiere ad accompagnare il menù. Capitare in una serata di assenza del maitre (sostituito da Faccani in persona in sala) ha il pregio di poter conversare con lo chef a lungo ma paga qualcosa sul servizio. I piatti:
-Noci di cappesante crude con succo di mela verde, olio al mandarino e noci. Qualcuno storcerà il naso perchè la capasanta ormai ricompare spesso, ma qui è presentata in modo originale, in misurato e riuscito contrasto con la mela verde, con la noce per uno stacco di consistenze.
-Sangria di Astice, nel piatto troviamo le gelatine di vino e pezzetti di frutta ad accompagnare il crostaceo bollito. Dicevamo pulizia di sapori... eccola, in un piatto che incanta anche e non solo all'impatto visivo... su tutto per freschezza... delizia estiva portata avanti fino all'autunno a furor di popolo.
-Cubi di tonno appena scottato, radicchio e mou di balsamico. Gustosa e golosa ripresa dell'idea di tagliata applicata al tonno.
-Gnocchi di ricotta con seppioline e cime di rapa. Senza voli pindarici, un piatto di stampo più classico ma nell'insieme riuscito sempre alla ricerca di quella semplicità tanto cara ad Aureliano, non ritrovata a suo dire nelle tappe più recenti.
-Rombo chiodato con patate “rifatte”, crema di zucca e salvia fritta.
-Aspettando il dolce...Mojito, gelatina di lime e meringa al rum. (vi prego basta con i cocktail rifatti)
-Caraibi, “finta” noce di cocco (cioccolato all'esterno) , sorbetto al mango, caramello al rum e ananas arrostito alla vaniglia. Accompagnato da Sauternes 2004 Le Dauphin de Guiraud.
Caffè (Haiti Komet Extra Superiore) e piccola pasticceria contenuta in un involucro di plastica e servita su un piccolo tagliere.
Passiamo alla cassa...2 menù degustazione 136€, 2 aperitivo 20€, 2 caffè 6€, 1 calice di Sauternes 10€, Cervaro della Sala 45€, 2 acqua 8€. Totale 225€
Per una volta i nostri commentatori non avvezzi a tavole stellate troveranno il prezzo umano, 60/70 euro vini esclusi davvero ben spesi. Un percorso emozionante, con la sangria di astice come punta di diamante..
Imperdibile!!!
[Patatone]
08/12/2008