Nonostante sia lunedì il locale è quasi pieno. Dei 50/55 posti oltre 40 sono occupati. Al tavolo servono il titolare e una ragazza; lui, giustamente, ha anche voglia di fare 2 chiacchiere, le 3 persone in cucina non sono evidentemente dei fulmini e il servizio dal punto di vista tempi inevitabilmente ne risente. Comunque, niente di gravissimo.
Ci sediamo e sul tavolo troviamo un sacchetto di grissini torinesi a testa, stile ristorante anni 70, sarà la crisi ...
Ordiniamo un Rosè di Sergio Mionetto, inferiore alle aspettative, un po perchè non particolarmente freddo e soprattutto perchè il più conosciuto prosecco bianco ci faceva ben sperare.
Partiamo con uno strigolo al sugo di pancetta per la mia socia e un tortellone di ricotta condito con prusciutto, rucola e parmigiano per me. Discreti gli strigoli per cottura e condimento, ma leggermente insipidi; buoni i tortelloni, sia per il ripieno, la consistenza della pasta e il sugo non invadente.
Proseguiamo con un filetto al balsamico, una tagliata al rosmarino e una patata fritta. La carne del filetto è cotta perfettamente e molto tenera, lascia invece parecchio a desiderare l' aceto utilizzato; ottima invece la tagliata.
Ci viene servito anche un cestino di crescentine al posto del pane (fino ad ora di questo elemento prezioso non si erano viste tracce): abbastanza piccole, croccanti all' esterno e con poca pasta internamente, tagliate con il bicchiere, abbastanza morbide nonostante l'interno, sicuramente superiori alla media rispetto a quelle che si mangiano normalmente nei ristoranti ma comunque abbastanza lontane dal nostro concetto di crescentine.
Termino io con un dolce: torte e dolci freddi tutti fatti chiaramente in casa fanno bella mostra vicino all' ingresso; mi faccio elencare le proposte e scelgo .... l'unica cosa industriale che probabilmente hanno in menù (che senso avrà poi inserirla in un contesto del genere): il profiteroles. Una delusione.
La sala comincia a vuotarsi, e sinceramente si sta un po meglio: l' acustica infatti, nonostante i teli inseriti a soffitto, non è delle migliori. Altre due chiacchiere tra di noi, due con il titolare in ricordo di trascorsi comuni, il conto (59 euro portati a 55) e via a nanna. Piacevole cena, esattamente come ce la aspettavamo.

Consigliato!