Salve a tutti.
Eccomi qui a scrivere la mia seconda recensione, sperando di farvi partecipi in qualche modo alla mia straordinaria esperienza in questo magnifico Ristorante.
Come da tradizione ormai da parecchi anni i primi di novembre( che combaciano con i compleanni di me e mio fratello) andiamo a fare visita ad un grande ristorante della nostra straordinaria gastronomia italiana.
Quest'anno la scelta cade su Don Alfonso 1890 2 stelle michelin storico ristorante situato a Sant'Agata sui due Golfi, tra Sorrento e Positano in provincia di Napoli.
Prenoto circa con un mese di anticipo, però succede un piccolo imprevisto. Guardando il sito internet del locale(tra l'altro bellissimo) noto che loro chiudono per turno la domenica a pranzo e il lunedì, chiedo la disponibilità tramite email per il martedì 3 novembre alla sera. Mi viene risposto che non era possibile perché il ristorante chiudeva dai primi di novembre fino a marzo per la chiusura invernale. Mi comunicano sempre tramite email che se volevamo c'era posto il lunedì bo! Non era chiuso il lunedì? Confermo il lunedì e lascio i miei dati personali(ma nessun numero di carta di credito). Dopo alcuni giorni mi telefona Livia Iaccarino moglie di Alfonso Iaccarino e mi dice che c'è stata un incomprensione, se potevamo spostare la prenotazione alla domenica. Per noi era impossibile avendo il ristorante come facevamo che la domenica sera avevamo tutto pieno? La signora mi dice che non c'è nessun problema che aprivano il ristorante per noi(che onore!) stavano aperti un giorno in più del previsto.
Quindi siccome è abbastanza lontano(circa 680 km da noi) prenotiamo anche un hotel nelle vicinanze per 3 giorni così ci rilassavamo un po' in quei posti meravigliosi.
Arriviamo a Sant'Agata in hotel per le 18 circa di lunedì 2 novembre e ci prepariamo per uscire per le 20,30 circa che il Don Alfonso ci aspetta.
La famiglia Iaccarino gestisce questo ristorante dal 1890, infatti il nome porta anche questa sigla. Il nonno dell'Alfonso attuale aprì più di un secolo fa una piccola pensione a Sant'Agata fino ad arrivare dopo 3 generazioni all'attuale fama mondiale.
Arriviamo puntuali alle 20,30, ci accoglie Mario uno dei due figli di Alfonso l'altro Ernesto è lo chef che ci farà sognare con la sua cucina. Ci accomodiamo in tavolo rotondo, l'ambiente è molto bello ed elegante la cucina ha un vetro grande a vista.
Alcuni piatti che ci hanno portato mi dovete scusare ma non li ricordo tutti.
Ci viene servito un franciacorta rosè come aperitivo, ci portano il menù e ovviamente scegliamo 4 menù degustazione, il sommelier ci porta la grande carta dei vini con tantissime etichette conservate in una stupenda cantina che dopo cercherò di descriverla.
Cominciamo la cena.
Calamaretto leggermente affumicato ripieno di formaggi locali con crema tiepida di peperone giallo.
Zeppola di Astice in agrodolce ed acidula agli agrumi con julienne di ortaggi estivi.
Ravioli di caciotta fresca e maggiorana con pomodorini vesuviani e basilico.
Accompagnate da un buon Fiano bianco di una piccola cantina locale.
Risotto con cacciagione di Alfonso Iaccarino.
Cappelli di pasta farciti di pollo biologico alla genovese con fonduta di parmigiano e verdure croccanti.
Triglia di scoglio e la sua sabbia, polvere di capperi, rucola selvatica e riproduzione di Aglianico.
Capretto lucano alle erbe fresche mediterranee.
Un altro buon vino locale rosso ci accompagnerà per il resto della cena(2 bottiglie)
Come dessert:
Babà con gelatina di frutti di bosco e zabaione alle bollicine.
Concerto ai profumi e sapori limone.
Impressionismo di crema e zabaione al caffè.
Millefoglie di melanzana al cioccolato bianco e fondente.
Soffiato di pastiera ai sentori di zagara.
Sorpresa! Una torta fatta apposta da loro per il nostro compleanno, una gradita sorpresa con gli auguri di tutto lo staff presente.
Che dire.
FANTASTICO!
Ã? la prima parola che mi viene in mente mentre sto scrivendo questa recensione.
Noi forse eravamo privilegiati essendo tra i pochi presenti in quella sera, ci siamo sentiti coccolati e curati tantissimo, abbiamo più volte scambiato due parole con lo chef Ernesto e sua mamma Livia che ci hanno spiegato piatto per piatto tutta la loro passione che mettono in tutto quello che fanno.
Come scritto prima alcuni piatti non li ricordo e vi assicuro che avremmo fatto da 11 o 12 assaggi senza dessert, alcuni anche doppiati, la cucina è straordinaria lavorata e fantasiosa ma allo stesso tempo semplice e con molti ingredienti della loro splendida terra.
La spesa totale per 4 è di 850 euro.
Prima di andare via una gentilissima ragazza ci porta a vedere il resto del ristorante, compreso la scuola di cucina che loro fanno a giovani ragazzi provenienti da tutta Italia e la loro magnifica Cantina! La Cantina è difficile descriverla da quanto è bella. Ho visto tantissime cantine di altri grandi ristoranti(Pinchiorri, Le Calandre, La Pergola ecc.) ma quella del Don Alfonso per bellezza non ha eguali. Ricavata in un antico cunicolo di epoca romana, dove alla fine si trova la camera di invecchiamento dei formaggi (25 metri sotto terra), dove ai lati ci sono bottiglie rarissime in apposite nicchie scavate nella roccia.
Finito il giro la famiglia Iaccarino ci attende nella loro biblioteca con tantissimi volumi da consultare (l'argomento, ovvio, è la cucina), per l'ultimo saluto finale e un augurio di tornarci al più presto.
Imperdibile!!!
[mizoguccini]
08/12/2009
Confesso che non ho ancora letto, lo faccio subito.