Giovedì 18 Febbraio mi arriva una telefonata al mattino presto. Bicio. “Ã? arrivato!” “Bene Â? rispondo io Â? vengo oggi verso mezzogiorno….. mangiamo fuori?” “Affare fatto, ti porto dalla Cesarina”.
Questo il sunto della telefonata e così a mezzodì preciso, perché io sono puntuale, sono davanti a casa di Bicio. Due chiacchiere, uno sguardo al vinello, un paio di bicchieri di un altro vino per fare il fondo e poi, via, dalla Cesarina.
Siete fortunati e sono fortunato perchè Bicio ha già scritto la storia del locale, così voi non dovete leggerla di nuovo ed io non devo cercarla….
Si trova proprio di fronte a La Cantina, altro ristorante da me recensito. La Trattoria è in fondo alla strada, sterrata, sulla destra, in una casa “di campagna”, quasi anonima. Si entra nella sala bar, ai lati tavoli apparecchiati, davanti, dietro al banco-bar, la porta della cucina, sulla destra si intravede una sala che dà l'impressione di essere lunga e stretta….. io vedevo solo un avventore, ma ne sono poi usciti tanti che mi sono fatto un'idea.
Ci sediamo ad un tavolo e, siccome abbiamo fame, attacchiamo subito con il pane. Franco, il padrone, bicio docet, zoppicando, ci raggiunge e ci chiede cosa vogliamo da bere, acqua gas e Sorbara, cantina sociale di Sozzigalli, abbastanza buonino, non eccelso.
Mentre chiacchieriamo vedo passare bei piatti fumanti di gnocchi di patate, e quando mi viene chiesto cosa voglio, sono indeciso su questi o sui maccheroni al pettine. La gentile signora (moglie di Franco?) mi offre la possibilità del bis, che io accetto di buon grado, per Bicio solo maccheroni al pettine, tutto tassativamente al ragù.
Mentre parliamo, un signore seduto al tavolo di fianco, si intromette nella nostra conversazione e ci attacca una pezza da Oscar, non sappiamo più come levarcelo di torno. E dai che ci decanta la bontà del lambrusco mantovano di una determinata zona, e dai che esalta la mortadella di un'alra parte, e dai che ci vuole insegnare come si fa la salsiccia (e qui Bicio sta per incazzarsi….), e dai che non la finisce più, parla anche quando mangia, è un ferrarese che rappresenta mangimi, per definire una cosa al massimo usa dire che la tal cosa è Miss Italia, io direi che lui è la Miss Italia dei rompicoglioni….. Riusciremo a liberarci di lui solo quando usciremo dal locale, Franco al momento del conto si è scusato con noi, il tipo ha scoraggiato tutti i suoi clienti, nessuno si siede accanto a lui e quando becca dei novellini, li fa morire….. oggi è toccato a noi.
Beh, arrivano i piatti fumanti, belle porzioni. I maccheroni sono come li ricordavo tanti ma tanti anni fa, quelli fatti in casa per intenderci, belli larghi e spappadellati, non tubiformi come quelli comperi. I gnoccchetti, bianchi, belli sodi e buoni, il ragù come quello che si fa a casa, dove non senti il sapore del conservante.
Spavirati che abbiamo i piatti, Bicio prende solo un piattino di spinaci all'olio, io invece mi faccio tentare dalla cotoletta con spinaci al burro, alla faccia del colesterolo.
Cotoletta buona, con buona impanatura all'uovo chiara, tenera, con un grandissimo difetto, non trascurabile, era piccola, piccolissima, ne avrei mangiate almeno dieci…. Gli spinaci ottimi.
Due caffè, al banco e conto finale di soli 23 € in tutto.
Sarei per i tre cappelli e mezzo, ne darò alla fine solo tre, vuoi perché hanno del vino mediocre, vuoi perché ci sono degli avventori rompiballe, vuoi perché le porzioni dei secondi sono da educande. Mi riservo di ricapitarci e provare qualcos'altro. Il prezzo è decisamente ottimo.
A-v salut magnadôr bóss, arváddres….
Consigliato!
[joy]
29/03/2010
Certo che mangiare con una perpetua vicino al vostro tavolo