Ancora una recensione frutto del mio breve (ma intenso) soggiorno veneziano: in compagnia degli stessi due vecchi amici, che già avevano avuto occasione di pranzare in questo stesso locale in un passato remoto, mi reco questa volta alla Locanda Val d'Ostreghe di Chioggia, albergo e ristorante, fondata nel lontano 1680.
Entriamo nella hall e veniamo introdotti direttamente in un ampio giardinetto interno, con pergolato, pieno di fiori ed ombreggiato da alberature, con grandi tavoli in legno rustico, ma verniciato di lucido, ben distanziati, ed apparecchiatura su tovagliette in carta.
Come accennavo nell'altra mia recensione veneziana, in questa città è possibile stagionalmente gustare varietà ittiche e /o preparazioni particolari, difficilmente reperibili altrove.
Come antipasto ordiniamo:
- polipetti alla veneziana (“folpeti”) per i quali personalmente nutro una predilezione particolare, insomma ne vado letteralmente matto (è ricetta antichissima: in sostanza si tratta di moscardini di grandi dimensioni da mangiarsi integralmente, incluse tutte le interiora che conferiscono loro “quel” sapore caratteristico, tanto caratteristico che ad alcuni può non piacere: io NON sono decisamene tra quelli ...!), molto buoni
- granseola alla veneziana (granchio di grosse dimensioni dal bel colore rosso e dalle carni saporite), ottima.
L'antipasto prosegue con un misto bollito (semplicemente bollito, appunto, e dunque scondito come ci è stato servito, ne risulta delicatissimo e spicca la particolare freschezza del pesce che qui è possibile gustare) composto da:
- cicale (freschissime, dolcissime, morbidissime, perfette)
- gamberi
- lumaconi di mare (così almeno mi viene spontaneo chiamarli: non li avevo mai assaggiati prima e non ne conosco la denominazione esatta). Sul tipo dei “lumachini” romagnoli (quelli, per intenderci, che si gustano estraendoli dalla conchiglia con uno stuzzicadenti) ma sensibilmente più grandi e serviti senza il guscio, davvero speciali: pieni di sapore nonostante siano stati proposti assolutamente sconditi (capita talvolta al contrario che i lumachini, serviti dentro alla loro conchiglia, pur immersi in un intingolo piccante a base di olio e pomodoro, siano totalmente privi di sapore) che si accompagna ad una
- mousse di dentice squisita, soffice e spumosa ma allo stesso tempo con una piacevole granulosità: somiglia al tipico baccalà mantecato veneziano, ma risulta ancor più delicata.
Nel complesso una quantità di pesce davvero considerevole, che qui tra l'altro ci viene servito 'schietto', intendo dire non frammisto, come spesso succede, ad abbondante quantità di verdure crude (abitudine che non condivido, diffusasi credo in periodo relativamente recente: non so quanto su questa scelta possano influire considerazioni puramente gastronomiche piuttosto che di convenienza: frammisto a verdure l'antipasto è più "bello da vedere" e riempie come se fosse composto di una maggiore quantità di pesce, ma a mio parere il sapore è meno spiccato ed autentico.
Annoto che il misto bollito in questo ristorante includerebbe un solo "folpeto"e non comprenderebbe la granseola: la più ricca dotazione è dovuta ad una nostra precisa richiesta.
Proseguiamo con risotto agli scampi per tre, condito con (molto, a mio gusto un po' troppo) olio extravergine di oliva: porzione non particolarmente abbondante, gli scampi sono freschissimi, molto buono.
Anche se satolli, ordiniamo (per la grigliata sarebbe stato necessario attendere i tempi di riscaldamento della griglia) una sola porzione di fritto misto da dividersi in tre. Composto da seppie, gamberi, calamaretti, un poco unto ma molto buono: il pesce risulta morbido, delicato e freschissimo.
Come dessert una torta alle meringhe per me e un tartufo al cioccolato affogato nel caffè, di qualità normale.
Per finire due caffè, mediocri, e tre grappe “prime uve” di colore giallo, discrete.
Un litro di prosecco della casa, molto buono, e una bottiglia di acqua minerale gassata.
Il servizio è molto cordiale (tra l'altro la cuoca, attempata signora del posto, viene appositamente dalla cucina per chiederci se siamo rimasti soddisfatti: cosa che di buon grado e sinceramente le confermiamo).
Il prezzo pagato di 165€ appare assolutamente congruo, se non addirittura basso, considerata la quantità del pesce che ci è stato servito e la sua qualità veramente assoluta.
La mia valutazione complessiva è di 4 cappelli.
Consigliatissimo!!
[Kava5150]
16/06/2010
Niente male...