Tour de France gastronomico con contorni - 4
La prima cosa che cambia è il cielo.
Adesso non è più azzurrissimo, non dà più la luminosità eccezionale del mare. Ora le nuvole ci sono, sono tante, piccole, cicciotte, bianche con qualche ombra nera, e un sottofondo celeste delicato.
Siamo nel cuore della Francia, nella campagna vicino a Bourges, e una spruzzatina di pioggia ci dà il benvenuto, poi riesce il sole. Ci sono 26-27 gradi, temperatura ideale, nessun problema latente.
Le Clos de Feularde è uno chateau come quello della nostra chambre d'hotes, con una torre circolare seicentesca staccata dal resto ed il tetto conico di ardesia grigia. Tutto dentro uno splendido parco. L'interno è ristrutturato non proprio benissimo, i bagni infatti sono un po' malandati, fuori invece è meraviglioso.
L'antipasto è costituito da fondi di carciofo sbollentati e saltati in tegame, affettati in striscioline e conditi con cipollotti tagliati sottilissimi. Sopra, fettine di crottin di capra. Molto molto buono. Osserviamo comunque entrambi, io e mia moglie all'unisono, che il formaggio sarebbe stato meglio caldo e semifuso sopra, e ci riproponiamo di farlo a casa nostra.
Da bere la solita Badoit, gasata naturale, e un Pinot Nero Chateaumeillant di Henry Bourgeois, del 2008, da 12,5°. Vino rotondo, che lascia la bocca asciutta (tanto tannino?), con lontano sapore di frutti rossi... Sulla bottiglia c'è scritto che viene da Chavignol, un villaggetto poco distante, più famoso in tutta la Francia per i suoi crottin capreschi.
Il vino, buono, non straordinario.
A riguardo, la cosa migliore l'ha fatta la proprietaria, perché avevo chiesto la mignonne che non c'era e lei mi ha detto di bere pure mezza bottiglia di quella intera che ci avrebbe portato, facendocene pagare poi metà (anzi, alla fine, abbiamo pagato 8 euro e intera costava 17).
Non proprio semplice da trovare questo posto, consigliatoci dal nostro ospitante Helion de Saint Sernin, nobile decaduto, proprietario di un altro splendido chateau dove abbiamo dormito, che ci aveva peraltro dato indicazioni approssimative.
Ci ha aiutato un abitante del posto, che ci ha sentito chiedere informazioni dal suo poggiolo. Ã? sceso e ci ha guidato con la sua macchina fino al ristorante. Il signore aveva gli occhi lucidi e puzzava di alcol lontano un metro, ma doveva essere nella fase “gioiosa” e noi dovevamo essergli particolarmente simpatici, perché prima di partire con la sua macchina ci ammoniva sorridendo e traballando: “Non faccio sempre queste cose, eh...” (credo si riferisse all'accompagnamento, non al suo bere... ) Poi, salutandoci, col dito alto come Bin Laden: “Rappelez... ricordatevi..., i francesi sono molto gentili...” Vero, in parte, perché io da tempo ormai diffido delle generalizzazioni.
Comunque, bello, “guidati” da uno mezzo ubriaco e gentile...
Siamo nella Francia centrale e quindi secondo me occorre orientarsi sulla carne. Mia moglie, incredibilmente, è d'accordo con me. Ordiniamo dunque una pièce de boucher ciascuno. Si tratta di un'entrecote di manzo charolais, cotta al tegame con sopra un burro crudo, aromatizzato al vino rosso e vinacce mescolate. Mai visto prima. Ottima idea e ottima anche la carne di gusto, seppur un po' troppo nervosa in qualche punto. Il tutto accompagnato da patate al forno (buone, niente di particolare), fagiolini lessati e saltati con l'aglio, pomodoro gratinato con prezzemolo e aglio.
E' seguito poi un piatto di formaggi locali: blu de chevre, eccezionale (assomiglia al gorgonzola piccante, cioè con le muffe, ma è di capra ed è più delicato), ancora crottin di capra di Chavignol, veramente squisito, e infine un Camembert buono, ma il meno interessante dei tre, non è la zona, bisogna andare in Normandia per trovarne di eccellenti (lo abbiamo fatto un paio d'anni fa).
Del crottin di capra di Chavignol abbiamo fatto veramente il pieno...
Arrivano anche i dessert, che ci assaggiamo a vicenda: una macedonia di frutta fresca mescolata a frutta secca con sopra lo yogurt, buonissima, e una base di cheesecake con fragole, panna montata e gelato alla vaniglia con coulis di fragole, buona anche questa.
Servizio ottimale, in un'ora e mezza abbiamo finito. 61 euro complessivi.
Incerto sul giudizio da dare. Per la gentilezza della mezza bottiglia e per un conto veramente onesto in Francia, in rapporto alle quattro portate abbastanza abbondanti, seppur mia moglie, più severa, propenderebbe per i tre, io decido di abbondare un po', tanto, chi legge ha capito che comunque è un posto non turistico, piacevole, da suggerire a chi passa di là , dove si mangia bene roba locale.
Usciamo dal ristorante che sono le nove e mezza di sera. Il sole fuori è ancora all'orizzonte e questa è un'altra novità . Poi dobbiamo metterci addosso un maglioncino leggero, perché, nonostante il sole, ci sono 20° (alla mattina successiva, alle otto, ce n'erano 11°). Questa è un'ulteriore piacevole novità , che ci fa pensare di aver cambiato, in un giorno, emisfero e dimensione...
Non è così, solo 700 km. più a nord e distanti dal mare.
Consigliatissimo!!
[cioz]
30/07/2010